Comportamenti di parenting e benessere psicosociale in una prospettiva cross-culturale

Progetto: Research project

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Il programma si inserisce nell’area di indagine diretta allo studio delle pratiche genitoriali e si propone di analizzare il costrutto di parenting attraverso una prospettiva cross-culturale. In particolare, la ricerca si focalizza sulle modalità con cui le madri usano i comportamenti di parenting in contesti culturali diversi e su come tali comportamenti possono influenzare gli esiti evolutivi e il benessere psicosociale dei bambini, soprattutto negli immigrati di seconda generazione che si trovano a vivere frequenti conflitti tra i valori tradizionali della cultura di appartenenza e quelli della cultura ospitante. Più specificatamente, intende analizzare: a) i comportamenti genitoriali “universali” riscontrabili nella relazione madre-bambino indipendentemente dalla cultura di appartenenza; b) i significati assegnati dalle madri alle pratiche educative in rapporto alle caratteristiche dei modelli culturali del gruppo etnico di appartenenza; c) le modalità con cui i modelli culturali proposti dal nuovo contesto di vita influiscono sulle pratiche educative delle madri appartenenti alle etnie minoritarie; d) la relazione tra pratiche educative genitoriali e benessere psicosociale dei bambini. A questo scopo verrà condotta una ricerca che coinvolgerà 150 madri ed i loro figli di età prescolare, rappresentanti in parte la popolazione autoctona, in parte le principali etnie presenti nella città di Palermo: Arabi, Asiatici e Neri-Africani. Le madri verranno contattate individualmente nelle abitazioni e sarà loro chiesto di rispondere ad un questionario (il Child-Rearing Practices Report Q-Sort; Block, 1981) e ad un’intervista semistrutturata creata appositamente per esplorare il significato delle pratiche educative adottate nei diversi contesti socio-culturali. Per valutare il benessere psicosociale dei bambini, invece, saranno utilizzate una Nomina Sociometrica e il Preschool Behavior Questionnaire (Behar e Stringfield, 1974): la prima sarà somministrata agli stessi bambini e consentirà di valutare la loro accettazione all’interno del gruppo dei pari; il secondo questionario verrà somministrato agli insegnanti dei bambini e consentirà di valutare la presenza/assenza di sintomi legati a problemi di tipo emotivo. I dati così ottenuti saranno analizzati allo scopo di: (a) identificare i comportamenti genitoriali “universali” indipendenti dalla cultura di appartenenza; (b) individuare i significati specifici assegnati dalle madri alle pratiche educative adottate in rapporto alle caratteristiche del proprio contesto culturale di appartenenza; (c) individuare l'influenza dei modelli culturali di parenting sul benessere psicosociale del bambino. Allo scopo di dare un rilievo internazionale ai risultati ottenuti, la ricerca prevede la costante collaborazione e consulenza metodologica della studiosa Charissa Cheah (di cui si allega il curriculum), che parteciperà anche ad una giornata finale di presentazione dei risultati.

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Il progetto di ricerca si inserisce nell’area di indagine diretta allo studio delle pratiche genitoriali e si propone di analizzare il costrutto di parenting attraverso una prospettiva cross-culturale. Partendo dalle considerazioni e dai riferimenti teorici esposti nella sezione 2.3, la ricerca si interessa alle modalità con cui le madri usano i comportamenti di parenting in contesti culturali differenti e su come tali comportamenti possono influenzare gli esiti evolutivi e il benessere psicosociale dei bambini, soprattutto negli immigrati di seconda generazione che si trovano a vivere frequenti conflitti tra i valori tradizionali della cultura di appartenenza e quelli della cultura ospitante. Più specificatamente il progetto di ricerca mira a: 1. Identificare la presenza comportamenti di parenting “universali”, riscontrabili nella relazione madre-bambino indipendentemente dalla cultura di appartenenza. A questo proposito ci si aspetta che esistano delle conoscenze intuitive riguardo le cure parentali che sono innate e comuni a tutti i rappresentanti della specie umana e che tali conoscenze si manifestino in comportamenti genitoriali universali, riscontrabili in tutti i gruppi culturali. 2. Studiare i significati specifici assegnati dalle madri alle pratiche educative da esse adottate in rapporto alle caratteristiche dei modelli culturali specifici del proprio gruppo etnico. A questo riguardo, si attende che la cultura di appartenenza delle madri influenzi in modo determinante le pratiche genitoriali. In particolare, si ipotizza una differenza tra le madri appartenenti a culture “occidentali” e quelle che non vi appartengono: ci si aspetta che le prime focalizzino le loro pratiche genitoriali su un impegno attivo, su più scambi sociali, sulla stimolazione continua e sulla protoconversazione; mentre le seconde si focalizzino su interazioni di stretta vicinanza, attivandosi prontamente laddove i bambini manifestino episodi di pianto e agitazione e promuovendo sentimenti di interdipendenza e cooperazione, indispensabili per il raggiungimento del successo collettivo. 3. Identificare le modalità con cui i modelli culturali proposti dal nuovo contesto di vita influiscono sulle pratiche educative delle madri appartenenti alle principali etnie minoritarie residenti a Palermo. A tal proposito, non esistendo studi precedenti nel contesto della ricerca, lo studio assume un carattere esplorativo. 4. Analizzare la relazione tra le pratiche educative genitoriali e il benessere psicosociale dei bambini, tenendo conto del gruppo etnico di appartenenza delle madri. Pure in questo caso, lo studio ha un carattere esplorativo. La ricerca verrà realizzata seguendo la metodologia descritta in questa sezione, che sarà implementata in collaborazione con C. Cheah. Partecipanti La ricerca coinvolgerà 150 madri, tra i 24 e i 50 anni di età, con i loro bambini di età prescolare, rappresentanti sia la popolazione autoctona che i principali gruppi di immigrati presenti nella città di Palermo (provenienti da Tunisia, Marocco, Bangladesh, Sri-Lanka, Cina, Ghana). Il gruppo dei partecipanti sarà equilibrato per appartenenza etnica, sesso e status socio-economico. Procedura Le madri coinvolte saranno intervistate individualmente nella propria abitazione. Ai bambini verrà somministrata a scuola una nomina sociometrica. Inoltre, ai loro insegnanti sarà chiesto di rispondere a un questionario sull’adattamento dei bambini. Strumenti 1. Valutazione delle pratiche educative materne. Allo scopo di misurare le pratiche educative sarà somministrato alle madri il Child-Rearing Practices Report (C-RPR; Block, 1981), un questionario di 91 item che valuta le pratiche educative relativamente a 6 dimensioni (accettazione; incoraggiamento al successo; incoraggiamento all'indipendenza; protezione; orientamento alla punizione; rifiuto) lungo una scala a 7 punti (1 = non descrittivo, 7 = molto descrittivo). Inoltre,
StatoAttivo
Data di inizio/fine effettiva1/1/07 → …

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