Aspetti di Critica d'Arte in Sicilia fra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento: dagli studi di Antonino Salinas all'apporto di Enrico Mauceri

Progetto: Research project

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La ricerca si propone di analizzare il vasto campo della Critica d’arte in Sicilia, fra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, quando la disciplina, dopo un periodo di lunga incubazione, ha ormai raggiunto posizione consolidata, autonomi statuti epistemici e metodologici. Sulla base degli studi condotti in questi anni dalla Cattedra di Storia della critica d’arte, che hanno riguardato non solo eruditi e critici, ma sovrintendenti e museologi, e che non ha mancato di sondare anche il vasto campo della stampa periodica, è emersa una vivace attività intellettuale, che nei suoi indirizzi teorici è risultata aggiornata sulle tendenze dei coevi dibattiti italiani ed europei. Si intende ora portare avanti una ricerca mirata a valutare l’apporto che a cavallo dei due secoli la Critica d’arte ha rivestito nel campo della Storia dell’arte in Sicilia, intendendo la disciplina, come momento fondamentale di riflessione critica sulla locale cultura figurativa. Contemporaneamente alla nascita della Storia dell’arte in Italia, alla fine dell’Ottocento anche in Sicilia si può cogliere una linea di ricerca, il cui percorso appare assai accidentato, che segnerà la produzione storico-critica sulle arti, con nuove metodologie: dal metodo del conoscitore alle ricerche d’archivio, passaggio che s’incarna nella figura di uno storico della statura di Gioacchino Di Marzo, la Critica d’arte siciliana assume un posto di assoluto riguardo nel panorama italiano, inaugurando una prolifica stagione di studi e ricerche. Uno degli apporti in questa direzione di ricerca è dato dalla stampa periodica: è stato già ampiamente sottolineato il ruolo dei periodici e delle riviste negli studi di storia dell’arte; esse costituiscono un importante osservatorio per la ricostruzione del dibattito critico, di tendenze di gusto, di dibattiti e problemi che interessarono la cultura figurativa in Sicilia fra Settecento e Novecento. La ricerca, in sede locale, ha finora consentito di studiare un gran numero di testate periodiche del periodo indicato, riportando alla luce articoli fondamentali per la ricostruzione del dibattito critico sulle arti in Sicilia, consentendo una più ampia riflessione non solo sul complesso sistema di opere e artisti, ma anche sull’attività di una serie di intellettuali, impegnati nel campo della Critica d’arte e della Storia dell’arte, che ha permesso di approfondire il dibattito storico-artistico e i suoi protagonisti. Dall’attività di Antonino Salinas, di Filippo Meli o di Stefano Bottari, l’indagine mira a ricostruire i singoli apporti nella Crtitica d’arte, nella conservazione, nella museologia. Esempio di tale intensa attività è Enrico Mauceri, interessante figura di storico e critico d’arte del Novecento, la cui produzione, posta in rapporto con alcune personalità-chiave della storia dell’arte italiana, in primis Adolfo Venturi, copre tutta la prima metà del Novecento.

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La ricerca mira quindi ad analizzare l’apporto critico della disciplina in Sicilia, cha ha acquisito una sua specificità metodologica tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo, per il suo fondamentale contributo alla nascita e alla formazione della Critica d’arte in Italia. In particolare, si prenderà in considerazione l’attività di storici e critici siciliani, spesso in fecondo rapporto di scambio con personalità italiane. Si intende confrontare il pensiero di autori quali Antoniono Salinas, Enrico Mauceri, Filippo Meli, Stefano Bottari, Giorgio Vigni, come particolari esempi di ricettività di alcune tendenze critiche (Venturi e la sua “scuola”). Come già accennato, è interessato l’intero “sistema-arte”: a tal proposito sono già state avviate ricerche mirate sull’attività delle soprintendenze ai beni artistici, e su personalità di “addetti ai lavori”, Paolo Orsi, Raffello De Logu, Giorgio Vigni, che hanno aperto un altro, non meno stimolante, filone di ricerca. Sarà ricostruita l’attività sul campo di questi sovrintendenti e museologi, che iniziarono un’intensa attività di catalogazione e schedatura di opere d’arte. L’attività nei musei siciliani, alla cui sistemazione si attende proprio negli anni presi in esame, presenta interessanti spunti di riflessione, dagli aspetti teorici della nascente museologia e all’allestimento di mostre periodiche, alla catalogazione dei beni artistici del territorio locale, con un rilevante e fondamentale contributo alla formazione di una moderna Storia dell’arte siciliana. La metodologia che si intende adottare per lo svolgimento della ricerca prevede un’analisi attenta e capillare degli scritti d’arte prodotti in Sicilia tra XIX e XX secolo, prendendo in considerazione monografie, guide, periodici e riviste d’arte. Anche l’attività delle sovrintendenze, (carte, verbali, documenti) saranno prese in esame, come importanti testimonianze di attività legate alla conservazione, alla tutela, alla museologia.
StatoAttivo
Data di inizio/fine effettiva1/1/07 → …

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