ASPETTI AMBIENTALI NELLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI. ESISTENTI

Progetto: Research project

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Fra le misure che il Protocollo di Kyoto indica per la riduzione delle emissioni di CO2 (entro il 2012 rispetto ai livelli del 1990), una particolare enfasi è posta sulle politiche di promozione dell'efficienza energetica in ogni settore e sullo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e delle cosiddette tecnologie innovative per la riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera. Nel settore dell'edilizia si concentra una forte aliquota, circa il 30%, dei consumi energetici e dell'utilizzo delle risorse naturali specilmente nei paesi industrializzati; è pertanto naturale che in tale ambito si registri una vivace attività normativa che mira a regolamentare l'utilizzo dell'energia nella climatizzazione degli edifici, anche per mezzo di misure di incentivazione delle fonti rinnovabili. La Direttiva 2000/91CE del Parlamento Europeo (16/12/2002) sul "Rendimento energetico in edilizia" prevede che gli Stati Membri istituiscano le misure necessarie per garantire alcuni requisiti minimi di rendimento energetico per gli edifici; tali requisiti dovranno essere valutati per mezzo di un opportuno metodo di calcolo. In Italia la legge 10/91 prevedeva che, entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore, fosse emanato un decreto, ad oggi ancora non disponibile, contenente le modalità della certificazione energetica degli edifici. Il d.lgs n. 112 del 31 Marzo 1998 (riforma Bassanini) ha trasferito alle Regioni le competenze amministrative sulla certificazione energetica degli edifici, con conseguente proliferazione di iniziative autonome delle amministrazioni locali. Da tale situazione estremamente fluida nasce l'esigenza di proporre una ricerca nel campo. Se da un lato infatti le amministrazioni locali potrebbero utilmente fare riferimento al decreto attuativo, una volta emanato, per la valutazione delle prestazioni energetiche degli edifici, rimane irrisolta la questione della valutazione delle prestazioni indoor degli edifici del terziario, di cui è principalmente costituito il parco edilizio delle stesse amministrazioni, e della valutazione delle loro prestazioni ambientali. L'enfasi sul metodo di calcolo delle prestazioni energetiche sta infatti facendo trascurare la missione più profonda della Direttiva europea, che consiste nel collocare il settore dell'edilizia nel contesto della sostenibilità, in linea con i dettami del Protocollo di Kyoto. Collaboratori: Giuseppe TUONI (Università degli Studi di PISA); Luigi SCHIBUOLA (Università IUAV di VENEZIA); Vincenzo CORRADO (Politecnico di TORINO); Matilde PIETRAFESA (Università degli Studi "Mediterranea" di REGGIO CALABRIA).
StatoAttivo
Data di inizio/fine effettiva1/1/06 → …

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