Analisi economica e strategie di valorizzazione degli agrumi in Sicilia: mandarini e arance bionde

Progetto: Research project

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Negli ultimi tempi la filiera agrumicola siciliana, a causa della crescente globalizzazione dei mercati e delle evoluzioni dei modelli di consumo del frutto fresco e dei succhi, è stata caratterizzata da un notevole dinamismo, con la conseguenza che gli studi eseguiti recentemente non sembrano in grado di offrire validi punti di riferimento per definire delle strategie di valorizzazione delle nostre produzioni agrumicole. Il fenomeno riguarda sia il prodotto fresco che quello trasformato (succhi, quarta gamma, ecc) con esigenze puntuali da parte del consumatore, orientato sempre più verso prodotti innovativi e salutistici sui quali puntare per raggiungere targets sempre più ampi di consumatori. In rapporto ad una realtà continuamente mutevole, di grande interesse si profila l’accertamento delle caratteristiche e delle specificità sia dell’offerta che della domanda finale nel campo sia del frutto fresco che dei succhi di agrumi, quale tendenza fisiologica dell’evoluzione dei modelli di consumo. La definizione di uno scenario esaustivo della filiera agrumicola risulta, peraltro, fondamentale per elaborare una strategia operativa che permetta di meglio orientare l’offerta agrumicola in conformità alle recenti tendenze evolutive della domanda finale. Le finalità del progetto proposto sono quelle di puntare sui vantaggi competitivi in termini di qualità delle produzioni di arance bionde e di mandarini, differenziate per tipologie e per aree geografiche, per accrescere il relativo consumo e conquistare maggiori quote di mercato sia a livello nazionale sia soprattutto sui mercati esteri, europei ed extraeuropei.

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Obiettivi La ricerca si propone quale obiettivo l’individuazione di idonei strumenti, volti al miglioramento della competitività del settore oggetto di studio. Perché tale obiettivo possa essere raggiunto si rende necessario analizzare: a) la dinamica produttiva e commerciale nazionale e regionale delle arance bionde e dei mandarini, per valutare le tendenze degli investimenti e dell’offerta, nonché i flussi import-export, con specifica attenzione sia ai mercati di consumo tradizionali che a quelli emergenti. b) le diverse fasi della filiera agrumicola con specifico riferimento alle arance bionde ed ai mandarini ed alle principali aree di localizzazione in Sicilia, allo scopo di enucleare le recenti innovazioni di processo e di prodotto, la struttura dei ricavi e dei costi nelle aziende rilevate, le diffusioni dell’esternalizzazione di servizi di gestione aziendale. Un’attenzione particolare sarà anche dedicata ai canali distributivi ed alle tendenze dei modelli di consumo. Tali ricerche potranno consentire un’analisi SWOT, in grado di fare emergere i punti di forza e quelli di debolezza esistenti nelle diverse fasi della filiera agrumicola regionale, sempre per tipologia di prodotti. Tutto ciò anche al fine di formulare talune strategie d’intervento dirette a migliorare la competitività sul mercato globale, nonché per elaborare interventi di politica economica proprio nella fase di rielaborazione dell’OCM per i prodotti agrumari. Sulla base delle acquisizioni ottenute, che andranno ad integrare il quadro interpretativo della filiera già delineato nelle precedenti indagini, saranno definite appropriate linee di marketing strategico ed operativo fondate sulla differenziazione dei prodotti freschi e trasformati della nostra agrumicoltura, con specifico riferimento alle arance bionde ed ai mandarini, al fine di acquisire taluni vantaggi competitivi no-price, non potendo puntare sulla leadership di costo, che costituisce, viceversa, la prerogativa dei paesi concorrenti, soprattutto quelli in via di sviluppo (quali i paesi terzi del Bacino del Mediterraneo, quelli dell’America Latina, ecc). Metodologie Nel corso della ricerca sarà sviluppata un’analisi sulla competitività del settore agrumicolo (in particolare delle arance bionde e mandarini) in Sicilia, puntando su determinati obiettivi specifici, che possono riassumersi nei seguenti punti: a) analisi del trend dei principali parametri (investimenti, produzioni, destinazione della produzione dell’agrumicoltura italiana e siciliana), in rapporto a quello di altri paesi produttori-esportatori, delle arance bionde e dei mandarini; b) indagini economiche dirette sui diversi stadi della filiera agrumicola (produzione, trasformazione e commercializzazione) dirette ad individuare i punti forti e quelli deboli delle arance bionde e dei mandarini a livello regionale; c) ricerca sull’evoluzione dei modelli di consumo delle arance bionde e dei mandarini allo stato fresco e trasformato in Italia, in rapporto a quelli di altri paesi avanzati; d) analisi economiche sui possibili modelli di valorizzazione commerciale, soprattutto mediante la definizione di specifiche strategie di marketing per prodotto e per area, tenendo anche conto delle acquisizioni raggiunte attraverso gli studi e le ricerche di cui ai precedenti punti. Con riferimento a quest’ultimo punto, è bene ricordare, ad esempio, che per l’Arancia di Ribera e il Mandarino Tardivo di Ciaculli si è registrata la costituzione di un apposito Consorzio di Tutela e Promozione e la creazione di un marchio, “Tardivo di Ciaculli” da un lato e “Riberella” dall’altro; va, inoltre, sottolineato che è in corso di approvazione il riconoscimento da parte dell’Unione Europea dell’Indicazione Geografica Protetta Arancia Ribera di Sicilia, mentre il Tardivo di Ciaculli è stato introdotto tra i Presidi Slow Food.
StatoAttivo
Data di inizio/fine effettiva1/1/06 → …

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