TY - CHAP
T1 - Moto retrogado
AU - Aprile, Marcella
PY - 2016
Y1 - 2016
N2 - Rileggere i saggi scritti su Palermo da Angelo Torricelli mi rimanda, con un minimo di nostalgia, a un periodo condiviso e vissuto in una condizione di grande libertà scientifica e di spensieratezza accademica, se è consentito usare un termine - forse inappropriato - ma che segna bene la differenza tra quegli anni e gli attuali. Libertà perché era possibile sperimentare forme di didattica congruenti con le condizioni al contorno e ibridarle con le ricerche personali e, vorrei dire, anche con le passioni personali.Spensieratezza perché a nessuno era imposto di ricercare, studiare e scrivere e insegnare muovendosi dentro griglie predefinite, ancorché fosse comunque necessario e logico praticare ambiti riferibili alla comunità scientifica di appartenenza e perseguire risultati trasmissibili e significativi per gli studi di Architettura e utili agli studenti di Architettura.Il libro, sebbene siano passati alcuni decenni dalla scrittura dei saggi, contiene molte indicazioni e riflessioni ancora valide non solo per chi debba o voglia interessarsi alla città di Palermo, ma in generale per le questioni che riguardano il progetto urbano contemporaneo e le implicazioni che comportano i caratteri prevalenti delle attuali strutture insediative.Queste ultime sono connotate da una molteplicità di sistemi sovrapposti che sono tra loro discontinui; che investono dimensioni non sempre commensurabili; che incidono sui luoghi come Torricelli ci ha voluto ricordare, per analogia, con le parole di Brancati:“La luce salta interi quartieri, che riemergono in una penombra turchina, e accende gruppi di case nei punti più disparati. La scena è molto singolare. Si vedono cupole, terrazze, tetti completamente privi di luce e, sotto questi, file di case basse illuminate fortemente. Raggi sottili vanno a pescare chi una finestra, chi un cane che si morde la coda, minutissimi particolari che, per essere illuminati nel mezzo di un quadro scuro, si rendono visibili anche a grande distanza”.
AB - Rileggere i saggi scritti su Palermo da Angelo Torricelli mi rimanda, con un minimo di nostalgia, a un periodo condiviso e vissuto in una condizione di grande libertà scientifica e di spensieratezza accademica, se è consentito usare un termine - forse inappropriato - ma che segna bene la differenza tra quegli anni e gli attuali. Libertà perché era possibile sperimentare forme di didattica congruenti con le condizioni al contorno e ibridarle con le ricerche personali e, vorrei dire, anche con le passioni personali.Spensieratezza perché a nessuno era imposto di ricercare, studiare e scrivere e insegnare muovendosi dentro griglie predefinite, ancorché fosse comunque necessario e logico praticare ambiti riferibili alla comunità scientifica di appartenenza e perseguire risultati trasmissibili e significativi per gli studi di Architettura e utili agli studenti di Architettura.Il libro, sebbene siano passati alcuni decenni dalla scrittura dei saggi, contiene molte indicazioni e riflessioni ancora valide non solo per chi debba o voglia interessarsi alla città di Palermo, ma in generale per le questioni che riguardano il progetto urbano contemporaneo e le implicazioni che comportano i caratteri prevalenti delle attuali strutture insediative.Queste ultime sono connotate da una molteplicità di sistemi sovrapposti che sono tra loro discontinui; che investono dimensioni non sempre commensurabili; che incidono sui luoghi come Torricelli ci ha voluto ricordare, per analogia, con le parole di Brancati:“La luce salta interi quartieri, che riemergono in una penombra turchina, e accende gruppi di case nei punti più disparati. La scena è molto singolare. Si vedono cupole, terrazze, tetti completamente privi di luce e, sotto questi, file di case basse illuminate fortemente. Raggi sottili vanno a pescare chi una finestra, chi un cane che si morde la coda, minutissimi particolari che, per essere illuminati nel mezzo di un quadro scuro, si rendono visibili anche a grande distanza”.
UR - http://hdl.handle.net/10447/218440
M3 - Chapter
SN - 978-88-6242-210-9
SP - 7
EP - 19
BT - Palermo Interpretata
ER -