TY - CHAP
T1 - Il Rule of law secondo Ronald Dworkin. Qualche osservazione critica
AU - Schiavello, Aldo
PY - 2016
Y1 - 2016
N2 - L’obiettivo di questo saggio è analizzare criticamente la celebre distinzione proposta da Ronald Dworkin tra tre modelli di comunità, che egli chiama comunità de facto, del “libro delle regole” e di principio; gli ultimi due modelli possiamo considerarli come due versioni dei modelli generali di RoL che ho brevemente introdotto in questo paragrafo. Per quanto la preferenza di Dworkin vada incontrovertibilmente per la comunità di principio, mi propongo di avanzare alcuni argomenti a difesa della comunità del “libro delle regole”. Più precisamente, l’obiettivo è quello di mostrare alcuni difetti nella ricostruzione dworkiniana della comunità di principio. In breve, e anticipando le conclusioni, la mia obiezione a Dworkin è la seguente: egli ritiene che in una comunità politica di principio sia possibile evitare le negoziazioni ed i compromessi tra le preferenze personali, anche valoriali, tra i membri della comunità. Tale convinzione tuttavia è falsa e l’unica differenza tra questa comunità e la comunità del libro delle regole è che, in quest’ultimo caso, i compromessi e le negoziazioni sono presentati per quello che sono, mentre nel primo caso sono travestiti da disaccordi genuini sul modo corretto di intendere i valori della comunità su cui si assume vi sia un accordo generalizzato e “spesso” (thick).
AB - L’obiettivo di questo saggio è analizzare criticamente la celebre distinzione proposta da Ronald Dworkin tra tre modelli di comunità, che egli chiama comunità de facto, del “libro delle regole” e di principio; gli ultimi due modelli possiamo considerarli come due versioni dei modelli generali di RoL che ho brevemente introdotto in questo paragrafo. Per quanto la preferenza di Dworkin vada incontrovertibilmente per la comunità di principio, mi propongo di avanzare alcuni argomenti a difesa della comunità del “libro delle regole”. Più precisamente, l’obiettivo è quello di mostrare alcuni difetti nella ricostruzione dworkiniana della comunità di principio. In breve, e anticipando le conclusioni, la mia obiezione a Dworkin è la seguente: egli ritiene che in una comunità politica di principio sia possibile evitare le negoziazioni ed i compromessi tra le preferenze personali, anche valoriali, tra i membri della comunità. Tale convinzione tuttavia è falsa e l’unica differenza tra questa comunità e la comunità del libro delle regole è che, in quest’ultimo caso, i compromessi e le negoziazioni sono presentati per quello che sono, mentre nel primo caso sono travestiti da disaccordi genuini sul modo corretto di intendere i valori della comunità su cui si assume vi sia un accordo generalizzato e “spesso” (thick).
UR - http://hdl.handle.net/10447/179098
M3 - Chapter
SN - 978-88-15-24840-4
SP - 109
EP - 133
BT - Rule of law. L'ideale della legalità
ER -