Project Details
Description
La ricerca ha questi obiettivi centrali:
1) Ricostruire il concetto tradizionale di rule of law
2) Saggiare le sue dipendenze dalla forma giuridica propria dello Stato moderno
3) Ricostruire i mutamenti più rilevanti del diritto contemporaneo sulla base della consolidazione di un diritto transnazionale, sovranzionale e sulla base della trasformazione del diritto internazionale
4) Saggiare le possibili modifiche che dovrebbero essere apportate all'ideale di un governo della legge e non degli uomini, affinchè conservi il suo ruolo nel diritto cintemporaneo
Layman's description
L'obiettivo della ricerca è quello di mettere a confronto la tradizione del rule of law con le forme del pluralismo giuridico contemporaneo. La questione deriva tutta la sua rilevanza dal fatto che la formula del rule of law (e della consimile, ma non identica, Recthsstaat o Stato di diritto) serve per saggiare il grado di rispetto del principio di legalità da parte di un sistema giuridico. L'ideale a cui i principi del rule of law aspirano è che governino le leggi e non gli uomini. Questo ideale contiene in se stesso un controsenso che deve essere chiarito: non sono forse gli uomini a fare le leggi? La formula del rule of law, correttamente intesa, non nega questo, ma pone limiti formali al potere di legiferare e di applicare le leggi esistenti: da una parte, anche se uno Stato è dominus delle sue leggi, non è dominus del modo d'intendere cosa una legge sia; dall'altra, essere padroni delle leggi non significa per ciò stesso essere padrone del diritto. Qui il problema è evidentemente quello del rapporto tra legge e diritto. Da queste riflessioni si evince che la stessa formula del rule of law deve essere chiarita, visto che contiene aporie interne. In più, essa è rimessa in discussione dal fatto che è stata configurata proprio in relazione allo Stato moderno dotato di un sistema giuridico unitario che concretizza il monopolio del diritto e della forza pubblica. Oggi la crisi dello Stato moderno, rappresentata dall'affievolirsi della sovranità interna ed esterna, ha moltiplicato i luoghi del diritto, all'interno e all'esterno di una comunità politica. Quando parti del diritto, un tempo di esclusiva competenza statale, sono ora governate dal diritto internazionale, dal diritto comunitario, dal diritto transnazionale e sovranazionale, è necessario chiedersi se la formula tradizionale del rule of law sia applicabile in generale.
Le metologie richieste dalla ricerca sono quelle proprie della filosofia del diritto e della teoria generale del diritto. L'indagine sarà diretta dapprima ad una ricostruzione storica del rule of law e dei suoi principi fondamentali, tenendo presente che la storia di questa formula comincia all'interno di formazioni politiche non democratiche e non liberali, ma che poi riceve il suo assetto definitivo in relazione allo Stato moderno, cioè ad un potere politico che assume il monopolio della forza pubblica e la supremazia sulla produzione del diritto. Dopo aver chiarito le ragioni e la configurazione standard della formula del rule of law, si indagherà sulla connessione che gli elementi formali del rule of law hanno con il diritto moderno inteso come sistema giuridico chiuso, con pretese di completezza e di assenza di contraddizioni, coincidente con uno Stato legato in linea di massima ad una dimensione nazionale, cioè ad una comunità politica in certo qual modo omogenea sul piano culturale e valoriale. Poiché ognuno di questi aspetti del sistema giuridico è oggi rimesso in discussione in ragione del costituzionalismo contemporaneo, designato da alcuni come neocostituzionalismo, ed in ragione del pluralismo, che non è soltanto dissenso nell'interpretazione dei valori costituzionali, ma oggi si manifesta anche nelle forme più complesse del multiculturalismo, del pari dovranno essere rimessi in discussione gli aspetti centrali del governo del diritto.
La seconda parte della ricerca sarà dedicata a mettere a punto una definizione accettabile di "pluralismo giuridico" nelle condizioni attuali in cui il diritto nazionale si interseca con quello internazionale, sovranazionale e transnazionale. Questa nuova configurazione del pluralismo giuridico è ben diversa da quella tradizionale della pluralità degli ordinamenti giuridici, perché questi erano concepiti come in sé conchiusi e in una certa misura indipendenti gli uni dagli altri. Ora, invece, si registrano i fenomeni della concorrenza degli ordinamenti e della loro complessa interconnessione.
In conclusione,
Status | Active |
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Effective start/end date | 1/1/06 → … |
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