Project Details
Description
Nell'ultimo decennio la coltura del susino è stata oggetto di un'accresciuta attenzione da parte del mercato e questa situazione invoglia a ricercare metodi idonei alla
valorizzazione delle produzioni che risultano particolarmente ricercate dal consumatore. Tale valorizzazione passa certamente e prioritariamente attraverso una
serie di attività sperimentali, sia in campo che in post-raccolta, che consentano di portare all'eccellenza tutte le caratteristiche che definiscono la qualità al consumo.
Già da diverso tempo, una grande attenzione è riservata alla valorizzazione delle tipicità di prodotto e a quella dei modelli di gestione, riconoscendo elevato pregio,
in termini organolettici e anche economici, ad alcune specifiche produzioni legate al germoplasma locale, nonché a quelle provenienti da coltivazioni biologiche che
in Sicilia trovano tradizionalmente ampia diffusione. Queste due tipologie di produzioni, però, presentano spesso numerosi problemi di gestione nel post raccolta,
data la loro scarsa attitudine alla conservazione di lungo periodo, e ciò crea notevoli problemi in un mercato che mira a coprire un periodo di vendita che possa
protrarsi fino a novembre. In questo senso appare quindi importante approfondire una serie di aspetti legati all'ottimizzazione delle tecniche di conservazione in post
raccolta, sia attraverso prove che adottino metodi di condizionamento in cella frigorifera con sistemi di conservazione ad atmosfera controllata, sia mediante prove
volte ad individuare i vantaggi di tecniche di packaging innovative rispetto ai metodi tradizionali.
Inoltre, dal momento che insieme al miglioramento della conservabilità del prodotto un grande rilievo assume il tema della qualità, intesa anche dal punto di vista
nutrizionale e salutistico, contestualmente alle prove di conservazione su cultivar appartenenti al germoplasma locale e su produzioni provenienti da coltivazione in
regime biologico, si reputa opportuno valutare l'evoluzione delle caratteristiche qualitative e nutrizionali dei frutti durante tutta la fase di conservazione. A tal fine,
per l'indagine sulle caratteristiche qualitative saranno messe in atto sia tecniche tradizionali, di tipo distruttivo, sia tecniche innovative a carattere non distruttivo
mediante applicazione di metodologie che utilizzano il NIR.
Per quanto riguarda poi gli studi sulle proprietà nutraceutiche sia alla raccolta che in fase di conservazione, poiché in altre specie affini alcune indagini sembrano
poter confermare l'esistenza di un'influenza del portinnesto, appare opportuno procedere ad un approfondimento in questo senso indagando, in riferimento alle
produzioni biologiche, l'evoluzione di tali proprietà durante la conservazione dei frutti di cultivar di susino innestate su portinnesti di diversa origine genetica e
vigore. Tali studi si raccordano con il concetto, ormai largamente diffuso, per il quale la crescita di competitività delle produzioni nazionali non può prescindere
dall'adozione di adeguate scelte tecniche ed agronomiche che, insieme all'applicazione di innovative metodologie di gestione post raccolta, permettano di migliorare
le caratteristiche qualitative del prodotto e di mantenerle a standard elevati durante tutta la filiera produttiva fino al consumo.
L'attività di ricerca riguarderà 3 cultivar del germoplasma autoctono di elevato pregio e riconoscibilità ed una cultivar di origine alloctona ampiamente riconosciuta
dal mercato e coltivata in regime biologico. In particolare, le cultivar autoctone considerate sono "Sanacore", Ariddo di core" e "Rapparino" , le prime a buccia
gialla e la terza a buccia nera, appartenenti al germoplasma dell'areale palermitano e coltivate presso un'azienda di Monreale (Pa) condotta secondo metodi di
gestione del frutteto convenzionali. La cultivar alloctona scelta è invece "Angeleno", a buccia nera, coltivata in regime biologico presso un'azienda sita in
Status | Active |
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Effective start/end date | 1/1/07 → … |
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